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Corso SEO: 🧩 uno su mille ce la fa • RPM

2021-03-10 12:15:30

Su mille persone che entrano nel tuo Blog, quante sono quelle che compiono l'azione desiderata? Oggi parliamo di RPM: Revenue per Mille

Foto di anncapictures da Pixabay

 

Quanta fatica abbiamo fatto per portare traffico al nostro Blog!

La volta scorsa parlavamo di CTR, spiegavamo come allestire la nostra vetrina per attirare visitatori e farli entrare nel nostro negozio (o nel nostro Blog o nel nostro canale YouTube).

Certamente se hai una presenza online, non lo fai solo per metterti in mostra, probabilmente hai tra i tuoi obiettivi anche di guadagnare del denaro!

Anche se il tuo obiettivo fosse di divulgare un messaggio filantropico, l'energia denaro è sempre necessaria per far sì che il tuo lavoro si autosostenga e non divori risorse importanti.

Dice sempre un mio amico «senza soldi non si canta messa!».

RPM come si calcola

Proviamo a calcolare la revenue per mille visitatori del tuo sito

Innanzitutto bisogna fare alcune distinzioni, giacché non tutti i siti hanno lo stesso modello di business. Esistono tanti modi diversi per monetizzare una realtà online:

  • AdSense (Pay-per-Click e Pay-per-view)
  • Monetizzazione del canale YouTube  
  • Vendita diretta tramite e-Commerce
  • Vendita offline

Certamente le opzioni sono mutuamente combinabili, è possibile avere un portale di eCommerce per il proprio negozio offline, con banner pubblicitari e canale YouTube annesso!

Esaminiamo una ad una le varie opzioni:

AdSense (Pay-per-Click e Pay-per-view)

Google — che non è solamente un motore di ricerca — ha un potentissimo motore di Avdertising (pubblicità) che chiunque può utilizzare in maniera del tutto automatica, che offre al contempo la possibilità di acquistare pubblicità e la possibilità di guadagnare soldi ospitando pubblicità nella propria realtà online.

Google chiama AdWords il servizio di vendita di spazio pubblicitario, mentre chiama AdSense il servizio che consente di guadagnare soldi offrendo il proprio spazio web per ospitare i banner pubblicitari di terzi.

Quindi — in poche parole — con AdWords e AdSense si intende un meccanismo di domanda e offerta di pubblicità, dove da un lato c'è chi compra pubblicità per sponsorizzare il proprio prodotto o servizio e dall'altra parte c'è chi noleggia presso Google il proprio spazio web per poterci inserire i banner pubblicitari in cambio di un compenso e poi Google inserirà quella pubblicità negli spazi che noi abbiamo noleggiato a Google in cambio di denaro.

Quando Google inserisce annunci negli spazi pubblicitari, riceveremo un compenso in relazione al numero di click effettuati dal pubblico su quei link (Pay-per-click) oppure riceveremo un compenso in relazione al numero di quante volte viene mostrato un certo banner pubblicitario (Pay-per-view).

Non è scritto da nessuna parte, ma è legittimo supporre che essendo Google il principale motore di ricerca e al contempo anche venditore di spazi pubblicitari, è probabile che a parità di contenuti e a parità di valore, Google possa privilegiare nella SERP (nei risultati della ricerca) quei siti che contengono banner pubblicitari AdSense essendo in conflitto di interessi... ma questa è solo una supposizione non accreditata, anzi: “Google does not, not, repeat NOT give a higher ranking to websites which run AdSense. They’re completely independent. It’s not the case that if you run AdSense you get any kind of boost in a ranking or anything like that.” — Matt Cutts

Per calcolare il ritorno per mille visualizzazioni (RPM) non dobbiamo fare nulla, è semplicissimo, poiché dal pannello di controllo di Google AdSense abbiamo riportato proprio questo indicatore (RPM) che indica quanti € o $ abbiamo guadagnato in un determinato periodo per ogni mille visualizzazioni.


Monetizzazione del canale YouTube  

In modo del tutto analogo funziona YouTube. Quando il tuo canale raggiunge 1000 iscritti e almeno 4000 ore di video riprodotti negli ultimi 12 mesi hai diritto a monetizzare il tuo canale YouTube. 

Da quel momento Google — che è proprietario di YouTube — incomincerà a proporre prima, durante, dopo e intorno ai tuoi video, un certo numero di annunci pubblicitari. 

Il guadagno che si ottiene dalla pubblicità su YouTube è variabile in relazione a quanto pagano gli inserzionisti per comprare lo spazio pubblicitario a Google, ma in genere può essere tra gli 0,5$ e i 3$ ogni mille visualizzazioni.

Anche in questo caso è molto semplice stabilire il valore RPM del nostro canale YouTube, poiché è riportato a chiari numeri sul pannello di controllo `Entrate` di YouTube Studio.



Vendita diretta tramite e-Commerce

Qui il discorso incomincia a farsi più complesso, ma ancora misurabile. 

Se il nostro business è basato su un'unica piattaforma di eCommerce, tutti i guadagni saranno centralizzati in uno specifico conto e dunque basterà procurare il dato sul numero di visualizzazioni dal nostro Google Analytics o YouTube Studio e il dato sugli incassi e calcolare la seguente formula:

RPM = 1000 * {guadagno} / {numero di visite}


Google Analytics ci consente di conferire un valore in denaro a determinati eventi che accadono sul nostro sito web, per esempio chi entra in una determinata pagina o chi resta per tot minuti o chi fa click su determinati link. 
Questi valori — che vedremo quando parleremo di "conversioni" — non hanno nulla a che vedere con il calcolo dell'RPM, anche se sono due aspetti della SEO che ci parlano della stessa cosa, ovvero di quanto la nostra comunicazione sia efficace.



Vendita offline

Per riuscire a comprendere il valore di RPM su una vendita offline, bisogna essere molto bravi, molto strutturati e comunque non conosceremo mai il dato esatto, bensì potremo parlare solamente di proiezioni o stime.

L'RPM sulle vendite offline lo calcolano i grandi brand in seguito a grandi campagne pubblicitarie, ma non è di questo che ci occupiamo in questo Blog.


SEO e RPM

Come è collegato RPM con la SEO

Come abbiamo visto SEO ed RPM sono due cose che non hanno una connessione dal punto di vista tecnico. RPM non è un parametro che ci permette di essere in prima pagina su Google.

Diciamo che RPM è l'obiettivo da raggiungere e da massimizzare

Dunque possiamo concludere che la SEO lavora per l'RPM !

Ti è stato utile questo articolo?

scrivi nei commenti di cosa ti piacerebbe parlare nelle prossime settimane





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by Emanuele Frisoni
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