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Corso SEO Operativo TOP Position • Video6

2020-03-29 11:39:57

Cos'è la SEO? Cosa NON è la SEO? Quali sono le competenze che ti occorrono se vuoi ottimizzare il tuo sito? Quali strumenti servono nella SEO? Qual è il miglior Hosting per un sito? È meglio avere già un sito o partire da zero? Come si riesca a pubblicare tutte le settimane? ❓ Domande & Risposte ❔

Le domande che mi avete fatto sulla SEO

Domande importanti perché se uno non è un addetto ai lavori ovviamente certe sigle non sa che cosa significhino


Per esempio una domanda che mi è stata rivolta è proprio questa: che cos'è la SEO?


La SEO è una disciplina, è un acronimo, significa Search Engine Optimization, sono tutte quelle pratiche, tutte quelle operazioni che i webmaster e i copywriter compiono sui siti e sui blog, sui portali web, affinché possano essere ben visti dai motori di ricerca e ad essere posizionati nelle prime pagine, nelle prime posizioni.


Quando si fa una ricerca - in pratica - quando voi scrivete qualcosa sulla barra di ricerca di Google - per esempio - quando si va a fare una ricerca esatta, dopo aver premuto il tasto INVIO,  quello che arriva è di fatto il risultato di una ricerca... questo si chiama SERP (Search Engine Result Page).


Ecco l'obiettivo della SEO è fare in modo che le pagine web del tuo sito siano in prima pagina se non addirittura in prima posizione nella SERP o il più possibile nelle prime posizioni, anche perché gli utenti solitamente si affidano ai primissimi risultati, primo, secondo, terzo risultato.


Gli utenti difficilmente scorrono tante pagine, a meno che non cerchino un argomento molto specifico, che vogliono assolutamente trovare, quindi possono anche essere disposti a scorrere più pagine.


Solitamente chi trova qualcosa in prima posizione, gli va bene, altrimenti altrimenti "skippa" e va a cercare qualcos'altro.



Una domanda che non avete fatto voi ma la faccio io per voi, "che cosa è la SEO" è abbastanza semplice da definire ma in realtà la domanda più corretta sarebbe: che cosa NON è la SEO?


Perché effettivamente, ci sono delle credenze popolari che bisogna un pochino smontare. La SEO non è una scorciatoia per fare sì che i motori di ricerca portino in prima pagina o in prima posizione il tuo sito, quando il tuo sito non contiene valore!


La SEO non è una scorciatoia, non è un modo per essere nei primi posti, se sei più debole del tuo concorrente! Per esempio il tuo concorrente è serio, è bravo, sarà più dura e quindi c'è una questione anche di reputazione, di competenza e di saperci fare.


Soprattutto ricordiamo - l'altra volta abbiamo parlato di fattore umano, il fattore umano è fondamentale nella SEO, perché è vero che i siti internet sono scritti dentro dei computer, che i crowler, gli spider, questi programmi che vanno a scandagliare la rete alla ricerca di parole chiave, sono dei programmi, ma alla fine questi programmi si affidano a delle metriche, a dei dati, dei numeri, che si riferiscono al comportamento delle persone all'interno del tuo sito quindi - quindi ricordiamo che se il tuo sito è fatto male o comunque contiene poco valore, non c'è speranza!


Quindi che cosa non è la SEO? non è una cosa che prende un sito di poco valore e te lo mette in prima posizione!


Ok, quindi e soprattutto, la SEO non è un sistema che pagando ti permette di arrivare in prima posizione! Non è che io dico: «ti ho pagato 50 euro e adesso tu mi porti in prima posizione»! 


Quelli che ti vendono il servizio di posizionamento, che per 50 euro e 5 parole chiave e ti dicono che ti metteranno in prima posizione, non funziona!


Cioè quelle 50 euro saranno servite per pagare il lavoro di un addetto che avrà svolto una attività e avrai contribuito a pagare le ore uomo di qualcuno! 


Comunque alla fine non è un sistema che pagando ti porta in prima posizione!



Alla base dei motori di ricerca, c'è un sistema meritocratico, gestito automaticamente da un Algoritmo e che ti porta su di posizione "solo se il tuo sito merita", se è effettivamente di qualità!


Un'altra domanda che mi è stata fatta è: "quali sono le competenze che ti occorrono se vuoi ottimizzare il tuo sito?"


Ok, quindi è chiaro che avere delle competenze fa comodo! Le competenze sono di programmazione quindi di HTML, conoscere che cos'è e come si scrive una pagina in HTML. La competenza di saper scrivere del Codice Eseguibile in Javascript o saper scrivere i fogli di stile in linguaggio CSS, ma in realtà non è fondamentale sapere tutte queste cose perché usando Google e andando su internet, poi si possono trovare quelle informazioni che servono!


Ho cominciato a stendere un documento in word che poi diventerà un pdf, una vera guida in pdf - e poi supportata da una serie di video - dove descrivo il mio metodo personale, il Metodo Go.S.T. in 7 Passi che uso da qualche tempo e che oggi mi permette di essere in prima pagina in poche ore! in questa guida pratica, vi faccio vedere come muovere il mouse nelle finestre, dove andare a cliccare per fare determinate operazioni, ma ho pensato di fare una guida molto semplice, proprio operativa, che vi spiega passo passo che cosa bisogna fare, in modo che queste competenze - che in realtà bisognerebbe avere - vengano bypassate. 


Si va direttamente al punto, passo passo, vi faccio vedere come si fa.


Quindi andare dentro l'HTML, nel posto giusto per andare a sistemare determinate cose, il CSS e il Javascript, ti spiega un pochino questa guida che cosa sono, e quali sono le cose da tenere in considerazione, in maniera tale che quelle competenze - che in realtà servirebbero - vi vengo incontro e attraverso questa guida pratica vi faccio vedere cosa bisogna fare, senza bisogno di avere delle competenze specifiche.


Dunque un'altra domanda che mi è stata fatta è: "quali strumenti servono?"



Oggi tutto quello che serve è praticamente online, quindi serve un browser e io oggi consiglio l'utilizzo di Google Chrome, perché con Google Chrome ci sono già tutti gli strumenti incorporati senza installare plugins o installare componenti aggiuntivi.


Per l'editor dei testi, io se devo modificare l'HTML o il Javascript, o il CSS, io mi trovo molto bene ultimamente con un editor in particolare: Notepad++


Notepad++ è un editor di testo gratuito, molto leggero da installare, quindi quello che scrivo è esattamente il testo che c'è scritto all'interno del file, a differenza di Microsoft Word o di altri editor dove praticamente c'è ipertesto formattato invece con editor di testo come Notepad o Notepad++ si va direttamente sul singolo carattere, contenuto all'interno del file, quindi è molto adatto per la programmazione.


Il bello di Notepad++, oltre che ad essere molto leggero, è che evidenzia in automatico i tag HTML, dove iniziano e dove finiscono, le statements e le variabili nel codice Javascitpt e suggerisce gli attributi del CSS.


Altri strumenti che servono, sono gli editor grafici e per il fotoritocco.


Per esempio Gimp o Adobe Photoshop, sono programmi per l'editing grafico. Bisogna anche trasformare le figure per renderle ottimizzate per il web e fare in modo che siano della giusta dimensione, che non pesino troppo e cose di questo tipo.


In teoria molti Copywriter usano strumenti per l'ottimizzazione delle Keyword e strumenti in genere che sono disponibili in rete, ma sono a pagamento, invece il mio Metodo Go.S.T. in 7 Passi sfrutta solo strumenti gratuiti, e nel corso ti spiegherò in dettaglio come fare.


In questo corso, la serie di strumenti Gratis, completamente gratuiti, che si possono utilizzare anche senza avere bisogno di una licenza, senza comprare e senza installare niente, andremo a vedere proprio nel dettaglio le operazioni pratiche che bisogna fare per ottimizzare il proprio sito.


Quello che serve è un account Google! con l'account Google abbiamo una marea di strumenti, perché Google è il motore di ricerca principale e quindi offre per i webmaster e per i creatori di contenuti, tutta una serie di strumenti come Google Analytics, Google Search Console, Google Trends, tutta una serie strumenti - anche gratuiti - magari certe cose sono a pagamento, ma la maggior parte sono gratuite, perché Google ha tutto l'interesse che i webmaster forniscano il maggior numero di informazioni al motore di ricerca, affinché il motore di ricerca possa erogare a sua volta il miglior servizio agli utenti.


Per cui quello che serve assolutamente è un account Google, che è gratuito.


Poi parlando di Hosting, la domanda che ho ricevuto è: "Qual è il miglior Hosting per un sito?"


In termini di Hosting, bisogna capire come vuoi che sia il tuo sito: se uno è un programmatore e conosce bene i linguaggi di programmazione, può scriversi il sito per i fatti suoi in HTML, PHP e tutto quello che vuole, ma sempre più di frequente anche gli sviluppatori tendono ad abbandonare la scrittura - come mi piace chiamarla - "di sartoria", cioè prendere un sito da zero e scriverlo con le proprie mani.


Per scrivere tutto il codice di un intero sito, ormai sono talmente tante le cose che bisogna tener presenti che - a meno che uno non apra un portale nuovo multiservizi - che abbia una marea di programmatori disposti a stare lì a fare gli aggiornamenti, conviene appoggiarsi a CMS come Wordpress per esempio o comunque di CMS (dei Content Management Systems) che sono programmi che vivono online in un server, in cui l'utente che deve gestire il sito, praticamente, deve soltanto scrivere gli articoli, aggiustarli un pochino, caricare le immagini con un drag&drop e cose di questo tipo; oppure appoggiarsi proprio a dei portali tipo Cam Tv o altri, in cui bisogna solo scrivere l'articolo e non fare nient'altro, in cui è già tutto preconfezionato.



Un'altra domanda che mi è stata fatta è: "è meglio avere già un sito o partire da zero?"


Questa è una bella domanda, un bellissima domanda, perché c'è un parametro nella SEO,  nel posizionamento dei siti sui motori di ricerca, che è l'anzianità, l'età del sito internet. Se il sito è più vecchio, agli occhi di Google è più ben visto, migliora la reputazione. 


Tipo io ho un sito che ho aperto nel 2005 è più autorevole rispetto un sito che apro tra tre giorni, ok? Quindi l'anzianità è molto importante, tra l'altro c'è anche un altro parametro molto importante che è la durata del rinnovo, per quanti anni l'ho fatto? se io ho fatto un rinnovo solo per un anno vale meno di un altro sito uguale identico che però ha rinnovato per altri 10 anni!


Questo fatto di avere un sito nuovo può essere un piccolo svantaggio rispetto a un sito vecchio, però se il sito vecchio era posizionato male o usava delle parole chiave sbagliate o non conteneva contenuti di valore e quindi ha un ranking basso, chiaramente bisognerà fare tutto un lavoro di rivalutazione del sito, assolutamente impegnativo, per cui è come avere una coperta corta...


Alla domanda se è meglio avere un sito da zero, a questo punto direi di sì, nel senso che intanto uno si studia il corso, si studia come deve fare, quali sono i passaggi e tutte le cose che bisogna sapere e solo quando ha capito tutto, si mette lì e fa un sito già perfetto!


L'ideale sarebbe avere un sito vecchissimo con tanti anni di reputazione e perfetto dal punto di vista SEO, allora è già proprio appunto primo nei motori di ricerca e deve soltanto creare contenuti.


Come vedremo, bisogna creare contenuti con una certa periodicità, ingolosire sempre il Crowler, il motore di ricerca a venire a cercare nuove pagine o nuove edizioni delle pagine sul tuo sito. 



Tornando sull''hosting: l'hosting è un problema che riguarda soprattutto la potenza di calcolo, il throughput, la potenza di calcolo, dipende molto dal numero dei visitatori che abbiamo bisogno di servire.


Se il nostro sito deve fornire un servizio per pochissime persone o poche persone alla volta, diciamo che va bene qualsiasi hosting, perché comunque, va bene un sitarello capace di erogare delle informazioni.


Ma se io ho l'obiettivo di avere tante visite, magari tutte ad una certa fascia oraria, molto concentrate, bisogna tenere presenti molti aspetti, per esempio se il mio sito è in HTML statico - quindi sono solo dei file appoggiati su una directory, che quando arriva la richiesta «pam!» vengono sparati fuori - oppure un CMS quindi c'è un programma tipo Wordpress che ogni volta che tu chiedi una pagina web viene eseguito un programma dall'inizio alla fine viene generato tutto l'HTML dinamicamente e se ricarichi due volte la stessa pagina viene eseguito il programma da capo ogni volta.


Ogni volta che viene eseguito il programma, per ogni visita al sito, c'è un consumo di RAM, c'è un consumo di banda passante, se ci sono tantissime persone contemporaneamente, tutta questa elaborazione deve essere svolta anche abbastanza velocemente, per cui l'hosting può essere un fattore determinante, quando il portale incomincia ad avere dei numeri!


Esistono anche delle piattaforme, delle infrastrutture chiamate CDN (Content Delivery Networks) che praticamente sono dei sistemi distribuiti nel territorio che servono ad ottimizzare un parametro che è la velocità nella risposta del sito.


Facciamo un passo indietro: che cos'è un sito internet? un sito internet è un file contenuto all'interno di un computer, in un posto geografico. Per esempio se io sono a Bologna e faccio una chiamata al sito della NASA - che è in America - la mia chiamata deve passare attraverso tutta una serie di computer, fino ad arrivare al computer della NASA; il computer della NASA produce i dati da ritrasmettermi indietro, me li trasmette, la risposta passa attraverso tanti altri computer (non necessariamente gli stessi di prima) e dopo un po' mi arriva la risposta.


Magari il server della NASA è velocissimo, però la rete fa sì che la distribuzione del pacchetto può essere lenta.


Il Content Delivery Network è una infrastruttura composta da tanti computer, distribuiti sulla superficie terrestre, dappertutto, in maniera tale che chiunque si affaccia al web, da qualunque parte del mondo, fa una chiamata a "km zero"... poi c'è un centralizzatore delle informazioni che con calma, piano piano, consente a tutti questi server distribuitio sul territorio, di aggiornarsi e mantenere i dati "allineati".


In questo modo l'utente finale ha un'esperienza, molto più soddisfacente, ottiene una risposta molto più rapida.


Un esempio pratico consiste nei servizi di TV in streaming, che devono essere molto veloci, oltre che avere una banda molto ampia. I fornitori di servizi di Pay TV si posizionano con dei server vicino all'utenza, tipo ad esempio a Bologna abbiamo dei server che forniscono la TV via internet e sono localizzati vicino alla città, per cui l'esperienza utente è molto veloce e il trasferimento delle informazioni è immediato.


Allora sul discorso SEO direi che le domande che mi sono state poste le ho terminate.


Ce ne sono un paio sul discorso YouTube, perché mi è stata rivolta anche questa domanda:  "come ti organizzi per fare un video a settimana?"


Questa domanda da un certo punto di vista è simpatica, dall'altro punto di vista vien da dire cavoli ognuno si organizza un po come riesce, no? in base agli impegni personali eccetera... a parte la battuta, chiaramente ci sono degli obiettivi e fare un video a settimana è stato un mio obiettivo da quando ho aperto il canale.


Addirittura c'è chi si pone l'obiettivo di pubblicare un video al giorno! Per me oggi sarebbe impossibile, ma c'è chi riesce ad organizzarsi e pubblica tutti i giorni.



Innanzitutto direi come ho cominciato: il mio inizio è stato un inizio consapevole, il canale Youtube, prima ancora di aprirla, avevo già in mente che volevo aprire il canale!


Il canale l'ho aperto a dicembre, da agosto a dicembre ho fatto tutto il lavoro di discernimento, in cui mi sono immaginato il format che volevo realizzare. Mi sono anche preso un quaderno dove ho scritto tutti gli argomenti, uno per uno, e mi son detto: «quando arriverò a 50 titoli, per 50 video, parto, perché vuol dire che per un video settimana, significa avere autonomia per un anno»


Ok, quindi se io riesco a pensare già a priori a 50 titoli mi garantisco una pubblicazione per un anno, poi nel frattempo magari verranno anche nuove idee, si aggiusta il tiro strada facendo, però intanto ho impostato mentalmente il mio percorso.


50 titoli li ho buttati giù proprio in brainstorming, così, a "casaccio", su un foglio,  poi a un certo punto - quando sono arrivato 50 argomenti, in realtà sono riuscito a scriverne anche molti di più - ho cominciato ad aggregarli, a fare dei mucchietti, ad aggregarli per contenuti, in modo da creare delle piccole serie, in modo da creare quelle che su Youtube vengono chiamate le Playlist.


A questo punto, se tu riesci a creare delle piccole Playlist, una dopo l'altra, con dei video che sono collegati tra loro, riesci a creare anche un filo del discorso, per cui prima ancora di cominciare a fare i video ho deciso quale doveva essere il focus.


Poi è chiaro che nulla è definitivo, tutto evolve, tutto si può aggiornare strada facendo e infatti così è stato, perché visto che certe cose non funzionavano le ho accantonate, certe altre ho visto che funzionavano meglio se fatte in un altro modo, le ho fatte in un altro modo!


Per esempio all'inizio sparavo da una materia all'altra: matematica, fisica, geometria, eccetera eccetera, poi a un certo punto ho capito, ascoltando i feedback dei visitatori e i feedback di quelli che si iscrivevano al canale e - anche parlando con gli amici - e allora ho cominciato a creare delle serie.


Una serie di video di 7, 8 video, 10 video! Per esempio adesso sto andando avanti con la serie relativa alla programmazione del computer, ecco, finita quella, poi prenderò a iniziare una nuova serie, poi ogni tanto ci ficco dentro un video estemporaneo, se colgo dalla strada, dal basso, dalle amicizie o dai social network degli argomenti che possono essere di Trend, di tendenza e chiaramente devo avere le competenze adeguate per poter creare un video che parla di quella specifica cosa, di quell'argomento lì! 


L'altro discorso era: "se mi preparo o se improvviso?"



Chiaramente bisogna sempre un pochino prepararsi, per quello che riguarda i video di Youtube un mio rituale tipo è che mi faccio la barba, mi faccio una bella doccia, sotto la doccia mi metto a ripensare mentalmente a tutto quello che devo dire (questo funziona per me, chiaramente ognuno ha il suo proprio rituale) sotto la doccia comincio a pensare per filo e per segno alla scaletta, magari mela segno anche su un foglio, la riguardo prima di incominciare.


Comunque è anche una questione di esperienza: all'inizio non sai da che parte prendere, poi piano piano cominci ad avere una tua scaletta, a prendere l'abitudine di fare certe cose, quindi sostanzialmente improvvisare NO, neanche nelle dirette, solitamente tengo sotto degli appunti anche durante le dirette.

by Emanuele Frisoni